martedì 12 maggio 2009

Laboratori di scrittura a scuola

Può esistere un grammatica senza i suoi esercizi? Rodari era convinto di no... tanto convinto che da gran tempo lavorava ad un volume che avrebbe dovuto affiancare la Grammatica della fantasia, appunto “Gli esercizi di fantastica”. Un volume che andava costruendo e sperimentando sul campo, incontro dopo incontro, nelle scuole da lui visitate in lungo e in largo per l’Italia.
E’ un peccato che il progetto non sia stato portato a termine per l’improvvisa scomparsa dello scrittore nell’aprile del 1980. E' comunque possibile raccoglierne l’eredità, continuando ad utilizzare in classe le tecniche da lui proposte e da lui stesso a lungo sperimentate nei suoi incontri.

Come operare concretamente in classe o in un laboratorio di scrittura creativa? .
Il Centro Studi di Orvieto sta approntando un progetto operativo basato sull'intuizione di Gianni Rodari in merito a questo tema.
Il progetto “ESERCIZI DI FANTASTICA” prevede, oltre al materiale teorico di supporto e di approfondimento, una serie di schede didattiche che fanno riferimento alla Grammatica della fantasia e sono corredate da esempi tratti dalla produzione creativa dello stesso Rodari; hanno lo scopo di offrire degli stimoli utili e concreti per l’attività di animazione in classe.
Ogni tecnica è accompagnata da una breve introduzione teorica e dall’indicazione dei capitoli della Grammatica, cui far riferimento.



Il duello di parole - Binomio fantastico
Dalla "Grammatica della fantasia"
Non basta un polo solo per produrre una scintilla, ce ne vogliono due.
la parola singola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare.
Non c’è vita dove non c’è lotta… in principio c’era l’opposizione.
Una storia può nascere solo da un binomio fantastico.
Occorre una certa distanza tra le due parole, che l’una sia sufficientemente estranea all’altra, il loro accostamento discretamente insolito, perché l'immaginazione sia costretta a mettersi in moto per istituire tra loro una parentela, per costruire un insieme (fantastico) in cui i due elementi possano convivere. (cane- cavallo… no!... cane – armadio… sì )
Nel binomio fantastico le parole non sono prese nel loro significato quotidiano, ma liberate dalle catene verbali di cui fanno parte quotidianamente. Esse sono estraniate, spaesate, gettate l’una contro l’altra in un cielo mai visto prima. Allora si trovano nelle condizioni migliori per generare un storia.


Suggerimenti per operare concretamente in classe :

Far scrivere ad ogni alunno su di un foglietto un nome o un aggettivo, o un verbo qualsiasi.
Raccogliere i foglietti e leggere due parole estratte a caso.
Se il binomio fantastico soddisfa (occorre un accostamento insolito) su di un altro foglietto, ognuno scrive una o più idee suggerite dal binomio stesso.
Costruire una storia di gruppo suggerita dalle idee che si possono concatenare.
Note
Se il binomio non soddisfa, estrarre nuovamente dei foglietti a caso. Prima o poi, nel gioco delle combinazioni, scapperà sicuramente fuori un matrimonio ben riuscito.
L'accorgimento di far scrivere solo le idee agli alunni, evita la difficoltà di dover costruire una storia comune a partire dalle singole storie già sviluppate.


Da http://www.rodaricentrostudiorvieto.org/site/9885/default.aspx

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